Mi ero ripromesso con determinazione di dedicare più tempo a questo
blog, anche perché ho vissuto una piacevole esperienza con il blog di Splinder
aperto nel lontano 2002, forse per questo mi sento molto legato al concetto di "BLOG"
più che a quello di "Social Network", parola che mi nausea solo a
pronunciarla.
Come dicevo, avrei voluto essere costante nel pubblicare post, come in passato.
Forse si è affievolita la cosiddetta "vena creativa" e in effetti ne
sento le conseguenza a 360 gradi, se ma ci fosse stata naturalmente. Forse era
semplicemente una piccola parentesi di paranoia e creatività, prossima al
tracollo.
Ogni tanto osservo le luci lievi del giorno trapassare gli spiragli della
mia persiana e punteggiare il mio viso con smorfie di piacere, una brezza mi
pervade, ancora vengo colto impreparato da certe piccolezza e vorrei scrivere,
esprimere, ma poi mi rendo conto che è già troppo tardi. La fredda sedia, imponente
come un iceberg, protegge la mia scrivania in attesa del mio arrivo, le pareti
rosse tentano un po' di calore, ma il gelo del contesto neutralizza ogni cosa.
Forse è proprio il tempo che manca, forse i vecchi attimi o magari manca l’attenzione
di un tempo, che riusciva a catturare ogni cosa e a tramutarla in parole, l’ispirazione
di ogni dettaglio, il sapore di ogni colore o suono che la natura genera, forse
manca qualcosa, ma non è mai tardi per capirlo…
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