domenica 12 gennaio 2014

Mi ero ripromesso con determinazione di dedicare più tempo a questo blog, anche perché ho vissuto una piacevole esperienza con il blog di Splinder aperto nel lontano 2002, forse per questo mi sento molto legato al concetto di "BLOG" più che a quello di "Social Network", parola che mi nausea solo a pronunciarla.
Come dicevo, avrei voluto essere costante nel pubblicare post, come in passato. Forse si è affievolita la cosiddetta "vena creativa" e in effetti ne sento le conseguenza a 360 gradi, se ma ci fosse stata naturalmente. Forse era semplicemente una piccola parentesi di paranoia e creatività, prossima al tracollo.
Ogni tanto osservo le luci lievi del giorno trapassare gli spiragli della mia persiana e punteggiare il mio viso con smorfie di piacere, una brezza mi pervade, ancora vengo colto impreparato da certe piccolezza e vorrei scrivere, esprimere, ma poi mi rendo conto che è già troppo tardi. La fredda sedia, imponente come un iceberg, protegge la mia scrivania in attesa del mio arrivo, le pareti rosse tentano un po' di calore, ma il gelo del contesto neutralizza ogni cosa.
Forse è proprio il tempo che manca, forse i vecchi attimi o magari manca l’attenzione di un tempo, che riusciva a catturare ogni cosa e a tramutarla in parole, l’ispirazione di ogni dettaglio, il sapore di ogni colore o suono che la natura genera, forse manca qualcosa, ma non è mai tardi per capirlo…

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