L’uomo e il suo
abbandono.
L’uomo è in una mistica decadenza mentale e spirituale, l’abbandono
dell’anima ha portato l’essere umano a stravolgere le logiche della natura che
lo circondano.
La non cultura ha raso al suolo ogni forma di civiltà,
rendendo le bestie più umane degli uomini.
Camminiamo da sempre su un filo sottile che taglia la ragione,
siamo molto lontani dalle antiche realtà, dai vecchi passi di letteratura che
per anni ci hanno formato, dalle antiche abitudini che per anni ci hanno reso
diversi gli uni dagli altri ma tutti uguali difronte a Dio, credenti o non
credenti.
Bisbigliamo la nostra collera ad alta voce, convinti di non essere
ascoltati, ma il caos collettivo crea un mondo mediocre consumato da avide
bestemmie.
Il tempo scorre non curante di tutto questo, svia ogni
parola e prosegue incessante il suo cammino in uno spazio colmo di anime
malandate.
Siamo esseri distratti dal superficiale, lasciamo sfuggire
il concreto che pregna il materiale e l’immateriale, lo spazio cosmico si
espande lasciandoci inermi a boccheggiare di fronte alle inutilità che ci
circondano.
Siamo troppo distanti dalle cose reali, tangibili,
osservabile, viviamo nell'inconsistenza che stiamo creando, vestiti di
presunzione e arroganza, camminiamo fieri verso un futuro di regressione, vuoti
orbitiamo in cerca di una presunta felicità che possa benedirci nel nome del
padre e dello spirito santo. Amen.
FV
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